Fiaba
“Un bambino Speciale”
C’era una volta un bambino che era veramente speciale: non usava le parole per parlare, ma gli occhi e il cuore; non usava gambe per camminare, ma una piccola astronave che lo faceva volare silenziosamente dappertutto. Lui era stato mandato per compiere una missione segreta e importantissima: doveva sconfiggere un mostro cattivo che aveva avvolto tutti in una ragnatela di tristezza e scoraggiamento. Il compito era veramente difficile, anche perché i messaggi criptati che mandava il nostro eroe potevano essere decifrati e compresi soltanto da poche persone. Ma lui non “mollava” mai, con tenacia, pazienza e coraggio, piano piano liberò dalle viscide ragnatele tutti i suoi amici: le persone, adesso, si scambiavano grandi sorrisi che illuminavano il mondo, ovunque c’era gioia e serenità. Il piccolo eroe aveva portato a termine la sua missione e si preparava a salutare i suoi nuovi amici per tornare da dove era venuto. Quando gli altri capirono che presto si sarebbero dovuti lasciare, iniziarono a piangere e cercavano di trattenerlo in tutti i modi possibili. All’improvviso dal corpo del bambino si sprigionò una luce abbagliante che si sollevò in alto e poi scese verso terra sottoforma di una grande, bellissimo albero di ulivo. Nel cuore di tutte le persone scese una grande pace: niente più lacrime, il bambino speciale aveva trovato il modo per restare sempre con i suoi amici. Anche adesso non usa le parole, ma continua a mandare il suo messaggio di pace e gioia; non ha le gambe, ma solide radici e sarà per sempre circondato da tanti amici.
Gli alunni della classe IV A
della scuola “Enrico Toti”